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Anno: 1750
Anno: 1870
Anno: 1200 A.C.
Anno: 1820
Anno: 1790
Anno: 1820
Stati Uniti, 1920. Spilla in metallo argentato con catenella retrattile per fassamano o pincenez.
Anno: 1920

Italia, 1988. Spilla di riconoscimento dell’ associazione italiana ottici per il raggiungimento dei 35 anni di attività. Al raggiungimento di questo obiettivo, l’ottico riceve il titolo di Maestro Ottico. Questa appartiene al Sig. Vascellari Urbano dal 1988.

Anno: 1988
Venezia, 1680. Astuccio trilobato in legno di bosso per occhiali ad arco. Entrambe le facce sono intarsiate con un medaglione riportante le lettere N.B.P. Al suo interno potevano essere custoditi due occhiali.E' attualmente presente un solo occhiale ad arco in fanone di balena.
Anno: 1680
Francia, 1770. Astuccio in legno rivestito con pelle di razza (Galuchat) di forma trilobata. L'interno è foderato con panno colore salmone, per 6 occhiali ad arco. La cerniera posteriore è in oro.
Anno: 1770
Inghilterra, Birmingham 1887. Astuccio da cintura in argento con fiori a sbalzo e fibbia traforata. Marchio del fabbricante C.C.
Anno: 1887
Inghilterra, Birmingham 1886. Astuccio da cintura in argento sterling con tutti i suoi punzoni. Nel cartiglio centrale sono incise tre lettere.
Anno: 1886

Italia, 1920. Splendido bastone da passeggio con pomello a scatolina in argento e agata. Contiene un fassamano in argento punzonato ”800”. Proviene da Buenos Aires (Argentina) dove era presente un folta comunità di immigrati italiani. Probabilmente è stato costruito appositamente per contenere questo occhialino.

Anno: 1920
Francia, 1880. Binocolo in alluminio rivestito di tartaruga e porcellana. Sui corpi sono rappresentate due scene quotidiane in un paesaggio campestre. Gli oculari come l'astuccio sono firmati HAZEBROUCQ, ingénieur opticien 16 e 23 rue de la paix, Paris, ottico attivo dal 1873 al 1888. Ottima la qualità delle lenti.
Anno: 1880
Francia, 1850. Binocolo da teatro con manico. La struttura è in ottone dorato, i corpi e la rotella regolatrice della messa a fuoco sono in avorio come il manico. Due anelli in ottone sbalzato foliati cingono i due corpi.
Anno: 1850

Venezia, seconda metà 1700. Cannocchiale in cartapesta rivestito di cartapecora e dipinto a motivi floreali con la tecnica della lacca veneziana. Composto da tre corpi.

Anno: 1780

Venezia, 1790. Cannocchiale firmato Angelo Deregni in cartoncino pressato e cartapecora con anelli fermatiranti in corno. E’ composto da quattro corpi.

Anno: 1790

Francia, fine 1700. Fantastico cannocchiale da teatro in ottone, avorio e smalti blu Limoges con decorazioni in oro. Astuccio in cartapesta e panno rosso, rivestito in marocchino rosso.

Anno: 1790
Venezia, 1820. Cannocchiale da teatro in cartapesta e corno firmato sul corpo principale da Leonardo Semitecolo.
Anno: 1820
Francia, 1795. Ventaglio epoca direttorio in tartaruga con foglie d'argento e oro. I medaglione centrale rappresenta la scena della fedeltà. Sulle due guardie sono presenti due lenti. A ventaglio chiuso si crea l'effetto cannocchiale osservando attraverso gli anelli alla sommità del ventaglio.
Anno: 1795

Francia, 1820. Ventaglio brisè in avorio con piccolo cannocchiale celato al centro. Le guardie sono arricchite con due putti.

Anno: 1820
Francia 1820. Tabacchiera in radica di noce rivestita di tartaruga con incastonato sul coperchio piccolo scudetto in argento. Anteriormente, è celato un cannocchiale in ottone a tre allunghi.
Anno: 1820
Francia, 1820. Bottiglietta da profumo in cristallo con inserito al centro un piccolo cannocchiale.
Anno: 1820
Inghilterra, 1870. Cornetto acustico in tartaruga con occhialino rotondo.
Anno: 1860

Italia, Venezia 1750. L’alchimista, stampato da Il Chiozzotto per Nicolò Cavalli. Acquerellata a mano. Sul naso del chimico è posizionato un bel esemplare di occhiale in cuoio ad arco.

Anno: 1750
Italia, 1740. Dipinto ad olio raffigurante un vecchio intento alla lettura con occhiale ad arco in cuoio e un bambino con una girandola a vento. Sul tavolo un boccale di birra in coccio riparato con il fil di ferro.
Anno: 1740

Ritaglio di stampa tratta dai ’Burloni Danzanti’ (1622-1627) de Jacques Callot (Nancy, 1592-1635). Il menestrello è raffigurato con un grosso paio di occhiali.

Anno: 1622
Italia,1680. Quadro ad olio con raffigurazione di un occhiale ad arco tipo Norimberga appoggiato sull'astuccio in legno.
Anno: 1680
Inghilterra, Londra 1841. Astuccio in legno contenente un documento in carta ed uno in pergamena. Dichiarazioni di ammissione del sig. Campbell Henry Dundas alla libera società dei costruttori di occhiali.
Anno: 1841
Italia, 1953. Dichiarazione della ditta Safilo ad uso certificazione per il Sig. Vascellari Urbano. L'azienda dichiara che lo stesso lavora alle loro dipendenze dal 18 Ottobre 1946.
Anno: 1870
Francia, 1790. Astuccio in cartoncino per occhiale ad arco proveniente dalla Maison GONICHON Place des Victoires Opticien à Paris, come da etichetta in carta apposta nella congiunzione tra i due corpi. L'ottico Jean-Baptiste Charles GONICHON, attivo nella prima metà del '700, fu onorato del titolo di"marchand miroitier privilégié suivant la Cour" e morì a Parigi nel 1763, dove gli succedette la sorella Marie-Michelle Gonichon che sposò Claude Paris e la cui figlia sposò nel 1800 Robert Aglae CAUCHOIX. La ditta fu attiva fino al 1830 circa.
Anno: 1790
Francia, 1830. Rara etichetta di carta. L'ottico pubblicizza la vendita di lenti cilindriche per la correzione dell'astigmatismo.
Anno: 1830
Italia, fine '800. Ex voto in rame argentato, dedicato a S. Lucia. La manifattura dell'oggetto è di scuola italiana dell'area settentrionale.
Anno: 1870

Siria, 2°-1° millennio prima di Cristo. Oggetto di culto preistorico proveniente da Tel Barak. L’idolo in questione è rappresentato con due grandi occhi a testimonianza dell’importanza attribuita a questo organo fin dalla preistoria.

Anno: 1200 A.C.
Inghilterra 1820. Fassamano da collo in argento inciso a volute floreali. Il manico custodisce le lenti quando questo è chiuso.
Anno: 1820
Inghilterra, 1790. Occhiale stile Adams in argento con manico custodia in madreperla.
Anno: 1790
Russia, 1890. Fassamano in argento niellato con punzoni dell'argentiere Fabergè. Stemma della famiglia Romanov, Zar di tutte le Russie.
Anno: 1890

Italia, 1840. Fassamano da collo in oro e pietre con perla barocca, appartenuto alla famiglia dei Conti Van Axel. Il manico ha una forma inusuale, da chiuso può sembrare un rasoio da barbiere. La disposizione delle pietre crea la bandiera italiana quando l’oggetto è indossato appeso alla catenella da collo e veniva usato a teatro per manifestare l\’appartenenza allo stato italiano durante l’occupazione austriaca.

Anno: 1840
Inghilterra, Birmingham 1834. Occhiale da uomo in argento e avorio. Sul manico è scolpito uno stemma nobiliare e termina con la testa di un cane con collare.
Anno: 1834

Francia 1809/19. Raro occhiale a Forbice in tartaruga e argento con lenti di forma ovale. Il marchio è di C.J.Ducray in Paris.

Anno: 1809

Francia, 1803/1809. Occhiale a forbice in madreperla e argento dorato. Presenta due punzoni: una losanga con iniziali ed un fascio.

Anno: 1803
Francia, 1820. Fassamano a forbice in argento dorato. I manici sono creati da una composizione di foglie.
Anno: 1820

Germania 1920. Fassamano a spilla in argento con marcassiti e perla di corallo rosso. E’ detto anche occhiale da menu. Bella la composizione floreale.

Anno: 1920
Francia, 1870. Insegna da ottico in ottone con lenti in vetro blu e rosso.
Anno: 1870

Germania, 1930. Lanterna magica con corpo in alluminio verniciato di verde e zampe leonine. Contenuta nella propria scatola di cartone. Presente marca da bollo del periodo fascista.

Anno: 1930
Inghilterra, 1820. Zogroscopio in legno di mogano e quercia, con specchio al mercurio. Inclinando opportunamente lo specchio posteriore, era possibile visualizzare l'immagine ingrandita di una stampa o altro oggetto posto sul tavolo, attraverso la lente.
Anno: 1820
Inghilterra 1770. Lente d'ingrandimento da appoggio a forma di mezza goccia con il proprio astuccio rivestito di pergamena e dipinto con disegni tipo Cachemere. L'interno della scatolina è imbottito di velluto verde.
Anno: 1770

Inghilterra, 1820. Piccolo set di lenti ad alto ingrandimento per osservare fiori e piccoli insetti. Questa tipologia di lenti è definita microscopio semplice. Contenuto nella propria scatolina ricoperta in pelle nera con impressi a caldo disegni tipo Cachemere e fodera in panno salmone.

Anno: 1820

Inghilterra 1820. Scatolina in legno di bosso con vetro. La scatolina serviva a contenere in vivo insetti da osservazione con microscopio.

Anno: 1820

Venezia, fine 1700. Monocolo da tasca in corno composto da lente negativa. La lente è custodita nel manico quando viene ripiegata e presenta numerose bolle d’aria imprigionate nella massa vetrosa.

Anno: 1790
Francia 1820. Monocolo in acciaio spazzolato. Le perle anch'esse in acciaio sono lavorate con faccette a diamante.
Anno: 1820

Spagna? prima metà 1700. Occhiale ad arco in cuoio contenuto in astuccio di legno con cerniera in cuoio. La lente a dx, pur avendo lo stesso potere e spessore della sx, è fissata alla montatura con uno spessore a causa di una probabile perdita di elasticità del cuoio. Lo spessore è in realtà il cerchio di un occhiale in rame di Norimberga.

Anno: 1700

Occhiale da naso tipo Norimberga in rame, con filo di seta giallo avvolto nell’area nasale, per ridurre lo scivolamento. Lenti firmate London per garantire l’alta qualità del vetro. Contenuto in astuccio di legno di bosso trilobato e intagliato, proveniente dall’appennino settentrionale italiano, è composto da due lamine trattenute da chiodi in ferro e striscia di cuoio inferiore che funge da chiusura e bloccaggio dell’occhiale

Anno: 1760

Occhiale ad arco in cuoio e ponte di ferro. Area nord europea, Inghilterra inizio XVIII sec. Raro ed estremamente delicato occhiale da naso. Lo spessore della montatura sotto i due millimetri e il ponte in ferro flessibile fissato alle estremità con perni ribattuti, rendevano questa montatura estremamente leggera ed elastica ma al contempo poco resistente. Le lenti si presentano particolarmente ossidate. In trasparenza sono visibili numerose micro bolle d’aria imprigionate nella massa vetrosa, tipiche della produzione più antica. E’ contenuto in astuccio coevo prodotto in cuoio bollito ed abbellito con rombi puntinati e rigature parallele longitudinali ottenute per pressione a caldo.

Anno: 1720

Venezia, metà 1700. Occhiale ad arco in fanone di balena con lenti neutre solari. Contenuto in astuccio di cartoncino pressato e macchiato a china effetto tartaruga. L’occhiale presenta dei feltrini sul lato nasale per ridurre lo scivolamento dovuto al diametro delle lenti di circa 4cm.

Anno: 1750

Germania, metà settecento. Particolare distintivo di questi due occhiali in rame è la costruzione della lente chiamata ”Facetten glaser” a causa della lavorazione ottica presente solo nella zona centrale. L’occhiale con la seta gialla sul naso risulta rarissimo in quanto montato con lenti neutre. Le lenti sono lievemente più scure ma non tali da proteggere dal sole e per questo l’occhiale era definito ”conservativo”. Il suo uso era indicato per la lettura onde evitare l’affaticamento causato dalla pagina bianca. Contenuti nel loro astuccio doppio, in pelle di razza.

Anno: 1780

Occhiale proveniente da area centro mediterranea, Siria o Candia, XVIII sec. Occhiale ad arco pieghevole in argento. I bracci dell’occhiale sono composti dalle code di due pesci, delfini o tritoni. Il perno di giunzione all’anello reggilente crea l’occhio dei pesci. E’ contenuto nell’astuccio originale in ottone con fascetta in argento e forma a banjo, inciso con figure arabesche rappresentanti uccelli, serpi e pesci fantasiosi, tipici delle miniature post-bizantine nelle decorazioni greche. Sul coperchio è posta un’iscrizione molto probabilmente successiva alla produzione dell’ oggetto: X MAMA DAM ASKENOS, 1816 la cui traduzione risulta essere Hadji: nobile e ricco, Mama: nome maschile, Damaskenos: proveniente da Damasco, cognome. Quasi certamente il nome del suo utilizzatore o al quale l’oggetto era stato regalato.

Anno: 1816
Inghilterra 1760. Rarissimo occhiale ad arco richiudibile con astuccio in pelle di squalo. L’occhiale con ponte in argento e doppia cerniera permette di sovrapporre le due lenti inserite in cerchi di corno assumendo la forma di una ruota. Firmato sul ponte "BM" Benjamin Martin, ottico londinese inventore delle lenti inserite in anelli di corno.
Anno: 1760
Italia, 1680. Occhiale ad arco pieghevole in argento con filo d'argento per fissare le lenti. L'astuccio è in cartone e cuoio verde con piccole borchie per bloccare le cerniere.
Anno: 1680
Italia, 1910. Occhiale in celluloide colore avorio con aste a golf. Sono le prime astine che si agganciano alle orecchie e sono così chiamate perchè ricordano la forma della mazza da golf.
Anno: 1910

Italia 1930. Occhiale munito di aste a riccio con lenti menisco, contenuto in astuccio di cartone firmato Spinelli-Venezia.

Anno: 1930

Stati Uniti 1870. Occhiale in argento con lenti bifocali. La montatura presenta una differente angolazione nella zona inferiore per agevolare la lettura. La registrazione del brevetto è del 1867 da parte di GEORGE D. EDMONDSON. Contenuto in astuccio di legno.

Anno: 1870

Austria, 1870. Occhiale in ottone dorato, dotato di asta allungabile a perno e ponte a X con separatore a botticella . E’ contenuto nell’astuccio di pelle rosso marocchino decorato a punto croce.

Anno: 1870
Inghilterra 1770. Occhiale con aste tempiali e terminale a anello. La lente è ridotta con cerchi alla Martin di primo tipo. Contenuto in astuccio di ferro a valve di mollusco.
Anno: 1770
Inghilterra, 1797. Occhiale in argento sterling, lenti bifocali ed aste tempiali ad anello. Contenuto in astuccio di squalo smeriglio. Uno dei più antichi esemplari di lente bifocale dopo l'invenzione attribuita a Benjamin Franklin nel 1785. Fu infatti in una lettera scritta il 23 Maggio 1785, che Franklin si compiaceva di avere finalmente un paio unico di occhiali che gli permetteva di vedere sia da lontano che da vicino. Si trattava di due lenti con poteri differenti, sagomate a mezza luna ed inserite assieme nella stesso cerchio.
Anno: 1797
Italia, 1751. Incredibile esemplare di asta tempiale in ferro. La lente dx firmata "Camillo Lazzarini fecit 1751 Pesaro", indica che si tratta di una delle prime aste tempiali raffigurate nelle trade card inglesi dopo quella di Scarlett a spirale. Le lenti hanno un potere di circa -18,00 diottrie. Contenuto in astuccio di pelle con disegni impressi a rilievo.
Anno: 1751
Lapponia, 1800 circa. Occhiale protettivo intagliato su legno e ricoperto internamente con pece nera per ridurre il riflesso della superficie posteriore. Oggetto ritrovato durante un'esplorazione artica nel 1907.
Anno: 1800

Cina, seconda metà 800. Occhiale in argento con terminali ad anello e lenti in quarzo marrone. Contenuto nel proprio astuccio in galuchat.

Anno: 1870

Giappone, prima metà ’900. Occhiale da sole privo di viti con grandi lenti rotonde. Produzione molto simile a quella degli occhiali prodotti dai carcerati in Europa.

Anno: 1910
Cina, 1880. Occhiale in tartaruga con ponte traforato e aste pieghevoli. Astuccio in cartapesta con disegni a rilievo.
Anno: 1880
Cina, 1890. Occhiale ad arco pieghevole in metallo, probabilmente Alpacca con appoggia fronte dello stesso materiale. Lenti neutre. Contenuto nel proprio astuccio in pelle di razza.
Anno: 1890
Giappone, metà '800. Occhiale ad arco in tartaruga bionda di dimensioni notevoli grazie ai 5,5 cm di diametro delle lenti. Contenuto in astuccio di seta blu e scatola in radica di noce.
Anno: 1870
Inghilterra, 1800. Occhiale in ferro ad arco, protettivo per spaccapietre. Probabile manufatto da carcerati. Venduto in asta il 18 Giugno 1986 da Sotheby's.
Anno: 1800

Giappone, fine 1800. Occhiale in legno, probabilmente per lavori a distanza ravvicinata considerando il potere di +4,00 dt. che necessitavano di protezione anche laterale vista la particolare struttura. Dotato anche questo di appendice distanziatrice per evitare che le lenti si appoggiassero alle ciglia.

Anno: 1890
Stati Uniti, 1880. Montatura in bachelite e lenti da "cecchino" per questo stringinaso. Vetro composto da due colori differenti, giallo al centro, trasparente al bordo ed in seguito acidato.
Anno: 1880
Francia 1850. Occhiale a 4 lenti a ferro di cavallo in acciaio blu con lenti azzurre e verdi con astuccio in pelle rossa. Occhiale prodotto dall'ottico Bianchi presente in Parigi dal 1787.
Anno: 1850
Francia, 1870. Medaglione in porcellana con calcografia rappresentante una donna con fassamano in posizione provocante.
Anno: 1870
Italia, Napoli 1980. Ceramica di Capodimonte, rappresentante un oculista durante un esame visivo.
Anno: 1980

Olanda, fine 1600. Piastrella in ceramica di Delft. E’ rappresentata una nobile dama che regge nella mano un oggetto. Potrebbe essere una delle prime raffigurazioni del famoso occhialetto veneziano o francese sviluppatosi presso la nobiltà che in realtà era un monocolo.

Anno: 1680
Olanda, 1670. Piastrella in ceramica di Delft con raffigurato un ottico ambulante. E' visibile la cassetta a tracolla e entrambe le mani sorreggono degli occhiali ad arco.
Anno: 1670
Francia, 1890. Strumento portatile a valigetta in legno di noce, per la determinazione dei difetti visivi, sia lontano che vicino compreso l'astigmatismo. Autovisiometre, N°324.
Anno: 1890
Stati Uniti, 1920. Spilla in metallo argentato con catenella retrattile per fassamano o pincenez.
Anno: 1920
Italia, 1988. Spilla di riconoscimento dell’ associazione italiana ottici per il raggiungimento dei 35 anni di attività. Al raggiungimento di questo obiettivo, l’ottico riceve il titolo di Maestro Ottico. Questa appartiene al Sig. Vascellari Urbano dal 1988.
Anno: 1988
Venezia, 1680. Astuccio trilobato in legno di bosso per occhiali ad arco. Entrambe le facce sono intarsiate con un medaglione riportante le lettere N.B.P. Al suo interno potevano essere custoditi due occhiali.E' attualmente presente un solo occhiale ad arco in fanone di balena.
Anno: 1680
Francia, 1770. Astuccio in legno rivestito con pelle di razza (Galuchat) di forma trilobata. L'interno è foderato con panno colore salmone, per 6 occhiali ad arco. La cerniera posteriore è in oro.
Anno: 1770
Inghilterra, Birmingham 1887. Astuccio da cintura in argento con fiori a sbalzo e fibbia traforata. Marchio del fabbricante C.C.
Anno: 1887
Inghilterra, Birmingham 1886. Astuccio da cintura in argento sterling con tutti i suoi punzoni. Nel cartiglio centrale sono incise tre lettere.
Anno: 1886
Italia, 1920. Splendido bastone da passeggio con pomello a scatolina in argento e agata. Contiene un fassamano in argento punzonato ”800”. Proviene da Buenos Aires (Argentina) dove era presente un folta comunità di immigrati italiani. Probabilmente è stato costruito appositamente per contenere questo occhialino.
Anno: 1920
Francia, 1880. Binocolo in alluminio rivestito di tartaruga e porcellana. Sui corpi sono rappresentate due scene quotidiane in un paesaggio campestre. Gli oculari come l'astuccio sono firmati HAZEBROUCQ, ingénieur opticien 16 e 23 rue de la paix, Paris, ottico attivo dal 1873 al 1888. Ottima la qualità delle lenti.
Anno: 1880
Francia, 1850. Binocolo da teatro con manico. La struttura è in ottone dorato, i corpi e la rotella regolatrice della messa a fuoco sono in avorio come il manico. Due anelli in ottone sbalzato foliati cingono i due corpi.
Anno: 1850
Venezia, seconda metà 1700. Cannocchiale in cartapesta rivestito di cartapecora e dipinto a motivi floreali con la tecnica della lacca veneziana. Composto da tre corpi.
Anno: 1780
Venezia, 1790. Cannocchiale firmato Angelo Deregni in cartoncino pressato e cartapecora con anelli fermatiranti in corno. E’ composto da quattro corpi.
Anno: 1790
Francia, fine 1700. Fantastico cannocchiale da teatro in ottone, avorio e smalti blu Limoges con decorazioni in oro. Astuccio in cartapesta e panno rosso, rivestito in marocchino rosso.
Anno: 1790
Venezia, 1820. Cannocchiale da teatro in cartapesta e corno firmato sul corpo principale da Leonardo Semitecolo.
Anno: 1820
Francia, 1795. Ventaglio epoca direttorio in tartaruga con foglie d'argento e oro. I medaglione centrale rappresenta la scena della fedeltà. Sulle due guardie sono presenti due lenti. A ventaglio chiuso si crea l'effetto cannocchiale osservando attraverso gli anelli alla sommità del ventaglio.
Anno: 1795
Francia, 1820. Ventaglio brisè in avorio con piccolo cannocchiale celato al centro. Le guardie sono arricchite con due putti.
Anno: 1820
Francia 1820. Tabacchiera in radica di noce rivestita di tartaruga con incastonato sul coperchio piccolo scudetto in argento. Anteriormente, è celato un cannocchiale in ottone a tre allunghi.
Anno: 1820
Francia, 1820. Bottiglietta da profumo in cristallo con inserito al centro un piccolo cannocchiale.
Anno: 1820
Inghilterra, 1870. Cornetto acustico in tartaruga con occhialino rotondo.
Anno: 1860
Italia, Venezia 1750. L’alchimista, stampato da Il Chiozzotto per Nicolò Cavalli. Acquerellata a mano. Sul naso del chimico è posizionato un bel esemplare di occhiale in cuoio ad arco.
Anno: 1750
Italia, 1740. Dipinto ad olio raffigurante un vecchio intento alla lettura con occhiale ad arco in cuoio e un bambino con una girandola a vento. Sul tavolo un boccale di birra in coccio riparato con il fil di ferro.
Anno: 1740
Ritaglio di stampa tratta dai ’Burloni Danzanti’ (1622-1627) de Jacques Callot (Nancy, 1592-1635). Il menestrello è raffigurato con un grosso paio di occhiali.
Anno: 1622
Italia,1680. Quadro ad olio con raffigurazione di un occhiale ad arco tipo Norimberga appoggiato sull'astuccio in legno.
Anno: 1680
Inghilterra, Londra 1841. Astuccio in legno contenente un documento in carta ed uno in pergamena. Dichiarazioni di ammissione del sig. Campbell Henry Dundas alla libera società dei costruttori di occhiali.
Anno: 1841
Italia, 1953. Dichiarazione della ditta Safilo ad uso certificazione per il Sig. Vascellari Urbano. L'azienda dichiara che lo stesso lavora alle loro dipendenze dal 18 Ottobre 1946.
Anno: 1870
Francia, 1790. Astuccio in cartoncino per occhiale ad arco proveniente dalla Maison GONICHON Place des Victoires Opticien à Paris, come da etichetta in carta apposta nella congiunzione tra i due corpi. L'ottico Jean-Baptiste Charles GONICHON, attivo nella prima metà del '700, fu onorato del titolo di"marchand miroitier privilégié suivant la Cour" e morì a Parigi nel 1763, dove gli succedette la sorella Marie-Michelle Gonichon che sposò Claude Paris e la cui figlia sposò nel 1800 Robert Aglae CAUCHOIX. La ditta fu attiva fino al 1830 circa.
Anno: 1790
Francia, 1830. Rara etichetta di carta. L'ottico pubblicizza la vendita di lenti cilindriche per la correzione dell'astigmatismo.
Anno: 1830
Italia, fine '800. Ex voto in rame argentato, dedicato a S. Lucia. La manifattura dell'oggetto è di scuola italiana dell'area settentrionale.
Anno: 1870
Siria, 2°-1° millennio prima di Cristo. Oggetto di culto preistorico proveniente da Tel Barak. L’idolo in questione è rappresentato con due grandi occhi a testimonianza dell’importanza attribuita a questo organo fin dalla preistoria.
Anno: 1200 A.C.
Inghilterra 1820. Fassamano da collo in argento inciso a volute floreali. Il manico custodisce le lenti quando questo è chiuso.
Anno: 1820
Inghilterra, 1790. Occhiale stile Adams in argento con manico custodia in madreperla.
Anno: 1790
Russia, 1890. Fassamano in argento niellato con punzoni dell'argentiere Fabergè. Stemma della famiglia Romanov, Zar di tutte le Russie.
Anno: 1890
Italia, 1840. Fassamano da collo in oro e pietre con perla barocca, appartenuto alla famiglia dei Conti Van Axel. Il manico ha una forma inusuale, da chiuso può sembrare un rasoio da barbiere. La disposizione delle pietre crea la bandiera italiana quando l’oggetto è indossato appeso alla catenella da collo e veniva usato a teatro per manifestare l\’appartenenza allo stato italiano durante l’occupazione austriaca.
Anno: 1840
Inghilterra, Birmingham 1834. Occhiale da uomo in argento e avorio. Sul manico è scolpito uno stemma nobiliare e termina con la testa di un cane con collare.
Anno: 1834
Francia 1809/19. Raro occhiale a Forbice in tartaruga e argento con lenti di forma ovale. Il marchio è di C.J.Ducray in Paris.
Anno: 1809
Francia, 1803/1809. Occhiale a forbice in madreperla e argento dorato. Presenta due punzoni: una losanga con iniziali ed un fascio.
Anno: 1803
Francia, 1820. Fassamano a forbice in argento dorato. I manici sono creati da una composizione di foglie.
Anno: 1820
Germania 1920. Fassamano a spilla in argento con marcassiti e perla di corallo rosso. E’ detto anche occhiale da menu. Bella la composizione floreale.
Anno: 1920
Francia, 1870. Insegna da ottico in ottone con lenti in vetro blu e rosso.
Anno: 1870
Germania, 1930. Lanterna magica con corpo in alluminio verniciato di verde e zampe leonine. Contenuta nella propria scatola di cartone. Presente marca da bollo del periodo fascista.
Anno: 1930
Inghilterra, 1820. Zogroscopio in legno di mogano e quercia, con specchio al mercurio. Inclinando opportunamente lo specchio posteriore, era possibile visualizzare l'immagine ingrandita di una stampa o altro oggetto posto sul tavolo, attraverso la lente.
Anno: 1820
Inghilterra 1770. Lente d'ingrandimento da appoggio a forma di mezza goccia con il proprio astuccio rivestito di pergamena e dipinto con disegni tipo Cachemere. L'interno della scatolina è imbottito di velluto verde.
Anno: 1770
Inghilterra, 1820. Piccolo set di lenti ad alto ingrandimento per osservare fiori e piccoli insetti. Questa tipologia di lenti è definita microscopio semplice. Contenuto nella propria scatolina ricoperta in pelle nera con impressi a caldo disegni tipo Cachemere e fodera in panno salmone.
Anno: 1820
Inghilterra 1820. Scatolina in legno di bosso con vetro. La scatolina serviva a contenere in vivo insetti da osservazione con microscopio.
Anno: 1820
Venezia, fine 1700. Monocolo da tasca in corno composto da lente negativa. La lente è custodita nel manico quando viene ripiegata e presenta numerose bolle d’aria imprigionate nella massa vetrosa.
Anno: 1790
Francia 1820. Monocolo in acciaio spazzolato. Le perle anch'esse in acciaio sono lavorate con faccette a diamante.
Anno: 1820
Spagna? prima metà 1700. Occhiale ad arco in cuoio contenuto in astuccio di legno con cerniera in cuoio. La lente a dx, pur avendo lo stesso potere e spessore della sx, è fissata alla montatura con uno spessore a causa di una probabile perdita di elasticità del cuoio. Lo spessore è in realtà il cerchio di un occhiale in rame di Norimberga.
Anno: 1700
Occhiale da naso tipo Norimberga in rame, con filo di seta giallo avvolto nell’area nasale, per ridurre lo scivolamento. Lenti firmate London per garantire l’alta qualità del vetro. Contenuto in astuccio di legno di bosso trilobato e intagliato, proveniente dall’appennino settentrionale italiano, è composto da due lamine trattenute da chiodi in ferro e striscia di cuoio inferiore che funge da chiusura e bloccaggio dell’occhiale
Anno: 1760
Occhiale ad arco in cuoio e ponte di ferro. Area nord europea, Inghilterra inizio XVIII sec. Raro ed estremamente delicato occhiale da naso. Lo spessore della montatura sotto i due millimetri e il ponte in ferro flessibile fissato alle estremità con perni ribattuti, rendevano questa montatura estremamente leggera ed elastica ma al contempo poco resistente. Le lenti si presentano particolarmente ossidate. In trasparenza sono visibili numerose micro bolle d’aria imprigionate nella massa vetrosa, tipiche della produzione più antica. E’ contenuto in astuccio coevo prodotto in cuoio bollito ed abbellito con rombi puntinati e rigature parallele longitudinali ottenute per pressione a caldo.
Anno: 1720
Venezia, metà 1700. Occhiale ad arco in fanone di balena con lenti neutre solari. Contenuto in astuccio di cartoncino pressato e macchiato a china effetto tartaruga. L’occhiale presenta dei feltrini sul lato nasale per ridurre lo scivolamento dovuto al diametro delle lenti di circa 4cm.
Anno: 1750
Germania, metà settecento. Particolare distintivo di questi due occhiali in rame è la costruzione della lente chiamata ”Facetten glaser” a causa della lavorazione ottica presente solo nella zona centrale. L’occhiale con la seta gialla sul naso risulta rarissimo in quanto montato con lenti neutre. Le lenti sono lievemente più scure ma non tali da proteggere dal sole e per questo l’occhiale era definito ”conservativo”. Il suo uso era indicato per la lettura onde evitare l’affaticamento causato dalla pagina bianca. Contenuti nel loro astuccio doppio, in pelle di razza.
Anno: 1780
Occhiale proveniente da area centro mediterranea, Siria o Candia, XVIII sec. Occhiale ad arco pieghevole in argento. I bracci dell’occhiale sono composti dalle code di due pesci, delfini o tritoni. Il perno di giunzione all’anello reggilente crea l’occhio dei pesci. E’ contenuto nell’astuccio originale in ottone con fascetta in argento e forma a banjo, inciso con figure arabesche rappresentanti uccelli, serpi e pesci fantasiosi, tipici delle miniature post-bizantine nelle decorazioni greche. Sul coperchio è posta un’iscrizione molto probabilmente successiva alla produzione dell’ oggetto: X MAMA DAM ASKENOS, 1816 la cui traduzione risulta essere Hadji: nobile e ricco, Mama: nome maschile, Damaskenos: proveniente da Damasco, cognome. Quasi certamente il nome del suo utilizzatore o al quale l’oggetto era stato regalato.
Anno: 1816
Inghilterra 1760. Rarissimo occhiale ad arco richiudibile con astuccio in pelle di squalo. L’occhiale con ponte in argento e doppia cerniera permette di sovrapporre le due lenti inserite in cerchi di corno assumendo la forma di una ruota. Firmato sul ponte "BM" Benjamin Martin, ottico londinese inventore delle lenti inserite in anelli di corno.
Anno: 1760
Italia, 1680. Occhiale ad arco pieghevole in argento con filo d'argento per fissare le lenti. L'astuccio è in cartone e cuoio verde con piccole borchie per bloccare le cerniere.
Anno: 1680
Italia, 1910. Occhiale in celluloide colore avorio con aste a golf. Sono le prime astine che si agganciano alle orecchie e sono così chiamate perchè ricordano la forma della mazza da golf.
Anno: 1910
Italia 1930. Occhiale munito di aste a riccio con lenti menisco, contenuto in astuccio di cartone firmato Spinelli-Venezia.
Anno: 1930
Stati Uniti 1870. Occhiale in argento con lenti bifocali. La montatura presenta una differente angolazione nella zona inferiore per agevolare la lettura. La registrazione del brevetto è del 1867 da parte di GEORGE D. EDMONDSON. Contenuto in astuccio di legno.
Anno: 1870
Austria, 1870. Occhiale in ottone dorato, dotato di asta allungabile a perno e ponte a X con separatore a botticella . E’ contenuto nell’astuccio di pelle rosso marocchino decorato a punto croce.
Anno: 1870
Inghilterra 1770. Occhiale con aste tempiali e terminale a anello. La lente è ridotta con cerchi alla Martin di primo tipo. Contenuto in astuccio di ferro a valve di mollusco.
Anno: 1770
Inghilterra, 1797. Occhiale in argento sterling, lenti bifocali ed aste tempiali ad anello. Contenuto in astuccio di squalo smeriglio. Uno dei più antichi esemplari di lente bifocale dopo l'invenzione attribuita a Benjamin Franklin nel 1785. Fu infatti in una lettera scritta il 23 Maggio 1785, che Franklin si compiaceva di avere finalmente un paio unico di occhiali che gli permetteva di vedere sia da lontano che da vicino. Si trattava di due lenti con poteri differenti, sagomate a mezza luna ed inserite assieme nella stesso cerchio.
Anno: 1797
Italia, 1751. Incredibile esemplare di asta tempiale in ferro. La lente dx firmata "Camillo Lazzarini fecit 1751 Pesaro", indica che si tratta di una delle prime aste tempiali raffigurate nelle trade card inglesi dopo quella di Scarlett a spirale. Le lenti hanno un potere di circa -18,00 diottrie. Contenuto in astuccio di pelle con disegni impressi a rilievo.
Anno: 1751
Lapponia, 1800 circa. Occhiale protettivo intagliato su legno e ricoperto internamente con pece nera per ridurre il riflesso della superficie posteriore. Oggetto ritrovato durante un'esplorazione artica nel 1907.
Anno: 1800
Cina, seconda metà 800. Occhiale in argento con terminali ad anello e lenti in quarzo marrone. Contenuto nel proprio astuccio in galuchat.
Anno: 1870
Giappone, prima metà ’900. Occhiale da sole privo di viti con grandi lenti rotonde. Produzione molto simile a quella degli occhiali prodotti dai carcerati in Europa.
Anno: 1910
Cina, 1880. Occhiale in tartaruga con ponte traforato e aste pieghevoli. Astuccio in cartapesta con disegni a rilievo.
Anno: 1880
Cina, 1890. Occhiale ad arco pieghevole in metallo, probabilmente Alpacca con appoggia fronte dello stesso materiale. Lenti neutre. Contenuto nel proprio astuccio in pelle di razza.
Anno: 1890
Giappone, metà '800. Occhiale ad arco in tartaruga bionda di dimensioni notevoli grazie ai 5,5 cm di diametro delle lenti. Contenuto in astuccio di seta blu e scatola in radica di noce.
Anno: 1870
Inghilterra, 1800. Occhiale in ferro ad arco, protettivo per spaccapietre. Probabile manufatto da carcerati. Venduto in asta il 18 Giugno 1986 da Sotheby's.
Anno: 1800
Giappone, fine 1800. Occhiale in legno, probabilmente per lavori a distanza ravvicinata considerando il potere di +4,00 dt. che necessitavano di protezione anche laterale vista la particolare struttura. Dotato anche questo di appendice distanziatrice per evitare che le lenti si appoggiassero alle ciglia.
Anno: 1890
Stati Uniti, 1880. Montatura in bachelite e lenti da "cecchino" per questo stringinaso. Vetro composto da due colori differenti, giallo al centro, trasparente al bordo ed in seguito acidato.
Anno: 1880
Francia 1850. Occhiale a 4 lenti a ferro di cavallo in acciaio blu con lenti azzurre e verdi con astuccio in pelle rossa. Occhiale prodotto dall'ottico Bianchi presente in Parigi dal 1787.
Anno: 1850
Francia, 1870. Medaglione in porcellana con calcografia rappresentante una donna con fassamano in posizione provocante.
Anno: 1870
Italia, Napoli 1980. Ceramica di Capodimonte, rappresentante un oculista durante un esame visivo.
Anno: 1980
Olanda, fine 1600. Piastrella in ceramica di Delft. E’ rappresentata una nobile dama che regge nella mano un oggetto. Potrebbe essere una delle prime raffigurazioni del famoso occhialetto veneziano o francese sviluppatosi presso la nobiltà che in realtà era un monocolo.
Anno: 1680
Olanda, 1670. Piastrella in ceramica di Delft con raffigurato un ottico ambulante. E' visibile la cassetta a tracolla e entrambe le mani sorreggono degli occhiali ad arco.
Anno: 1670
Francia, 1890. Strumento portatile a valigetta in legno di noce, per la determinazione dei difetti visivi, sia lontano che vicino compreso l'astigmatismo. Autovisiometre, N°324.
Anno: 1890